Ritroviamoci .... |
| | Perché esiste la morte? | |
| | Autore | Messaggio |
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Michael Moderatore
Numero di messaggi : 80 Localizzazione : S.Demetrio Data d'iscrizione : 25.11.07
| Titolo: Perché esiste la morte? Lun Ott 20, 2008 8:54 pm | |
| Perché esiste la morte? Vi siete mai chiesti perché esiste la morte? Ma soprattutto perché abbiamo paura della morte? Ovviamente non voglio angosciare nessuno con questo argomento...ma, essendo imminente la commemorazione dei defunti, meditando sul senso della morte, otteniamo una grandiosa spinta ad interrogarsi sul senso della vita. Mi ricordo cha quando mio figlio ha scoperto che prima o poi tutti dobbiamo morire è scoppiato in un pianto dirotto…ovviamente si era rotto l’incanto nei confronti della vita. Eppure la morte non è qualcosa che ci aspetta alla fine della vita, ma è qualcosa che ci accompagna per tutta la vita. Anche Seneca diceva: “Quotidie moritur”: ogni giorno moriamo un po’. La prima cosa che facciamo è quella di rimuoverla, di non pensarci più…magari ce la caviamo dicendo che tanto con la morte finisce tutto! Non è così però per coloro che guardano al tempo che passa, come ad un tempo nel quale ci si avvicina alla vita eterna. Per questo a me piace citare su questo forum la frase di Seneca: “Vivi ogni giorno della tua vita come se fosse l’ultimo”…ma questa frase veniva spesso detta anche da molti santi. Dovremmo vivere non preoccupandoci troppo di noi stessi, perché il nostro domani è incerto? Anche Gesù ci chiede di vivere "alla giornata", perché: "A ogni giorno basta il suo affanno". Mt 6, 34 Allora vorrei chiedere il parere di tutti voi…esiste una vita dopo la morte fisica nella quale noi continuiamo ad esserci, così come la concepiamo ora, con la coscienza del nostro io? Esiste il Paradiso, il Purgatorio…l’Inferno è vuoto? Se l’argomento è di nostro interesse … potremmo analizzare prossimamente le conoscenze che ci ha tramandato la tradizione spirituale dei santi. A presto:
Ultima modifica di Michael il Mar Ott 21, 2008 12:44 pm - modificato 1 volta. | |
| | | ale86
Numero di messaggi : 45 Età : 37 Data d'iscrizione : 07.12.07
| Titolo: ........... Mar Ott 21, 2008 12:14 am | |
| beh non penso ci siano punti interrogativi da porre sulla morte dal punto di vista materiale.... la materia prima o poi è destinata a doversi estinguere e come il nostro corpo si forma e si trasforma è destinato con il tempo a arrivare ad una fine... ogni cosa fatta di materia prima o poi finisce e non c'è da stupirsi...
la domanda che ci si può porre è.....esiste una vita dopo la morte???
la risposta risiede in ognuno di noi e io credo che ognuno di noi in fondo pensa o almeno spera che esista qualcosa dopo la morte e secondo me questa speranza è ciò che ci permette di andare avanti e ci aiuta a vivere la vita terrena in maniera serena... | |
| | | Baffardello Admin
Numero di messaggi : 1079 Età : 60 Localizzazione : San Demetrio Data d'iscrizione : 25.11.07
| Titolo: Re: Perché esiste la morte? Mar Ott 21, 2008 3:13 pm | |
| Ciao Michael ben rivisto sul forum!!! Personalmente credo che la vita dopo la morte esista, in fondo ognuno di noi incosciamente ne è convinto, spesso però ci facciamo influenzare da tutte le cose superflue che ci circondano e ci sfugge la vera ragione della vita. Spesso mi pongo questa domanda: Perchè devo spendere gran parte delle mie energie per comperare qualcosa che mi servirà per un lungo (ma in fondo) breve periodo? a cosa serve tutto questo arrivismo che ci fa essere simili a tante formiche? continuiamo a tenere la testa al di fuori dall'acqua con fatica e non ci accorgiamo che in effetti c'è una spiaggia dove fermarsi e godersi un bel tramonto... Oggi spesso sento la solita frase: che palle di tempo, piove e ho il morale a terra... in fondo anche la pioggia è gioia...è vita è libertà, immaginatevi di spogliarvi e camminare, lasciarvi andare sotto la pioggia, è una sensazione che nemmeno la doccia del nostro bagno, con tutti i suoi confort ci può dare... Ma per fare questo bisogna essere liberi veramente, liberi dai legami che la società ci impone, quindi se devo pensare ad un inferno, credo che lo stò vivendo in questa vita, fino a quando non troverò la forza di diventare un pazzo agli occhi (che non vedono...) del mio prossimo... Un ente Superiore esiste, possiamo chiamarlo Dio, Nembo Kid, Geova o semplicemente (come amo chiamarlo io) Pastore di anime, non importa sapere dove e come esiste (visto che oggi vogliamo a tutti i costi decidere e sapere il tempo che farà domani...) e non importa se si è buoni, troppo buoni, cattivi o troppo cattivi (mi sa tanto di scolastico...)l'importaante è essere se stessi, cercare di capire dove, come e perchè migliorarsi, per dare il meglio a chi ci sta vicino ed arricchire il Grande Progetto, guardare oltre quello riusciamo a vedere, cioè parlare, criticare di meno e sforzarsi nel cercare se stessi, perchè in fondo, possiamo prevedere le azioni in borsa programmare il futuro ( il caso continua a far da padrone, ma siamo conviti che, siamo noi a pilotare il nostro futuro...) non conosciamo affatto la nostra persona... Vi rendete conto della superficialità che regna nel nostro tempo? Regna perchè noi siamo superficiali... Ho detto la mia... denkiù Michael | |
| | | Isa
Numero di messaggi : 27 Età : 53 Localizzazione : TSS Data d'iscrizione : 26.11.07
| Titolo: Re: Perché esiste la morte? Mar Ott 21, 2008 3:48 pm | |
| E' veramente bello leggere quello che pensate su questi argomenti così difficili da affrontare!! Purtroppo io non ho le idee molto chiare a riguardo, così mi limito a leggere i vostri argomenti e vi dico semplicemente che credo in un Dio, ma mi rimane difficile capire se il mio modo di credere sia convinto oppure superficiale,in quanto dovuto a tutto quello che mi hanno insegnato da piccola. Credo che Baffardello abbia detto una cosa bella, cioè essere se stessi ed impegnarsi a migliorare...ma non è poi così facile migliorarsi...cioè, come capire se la strada che ho preso per migliorare è quella giusta? Vi voglio bene a tutti...a proposito ciao Michael quanto mi sei mancato!!!!! | |
| | | Michael Moderatore
Numero di messaggi : 80 Localizzazione : S.Demetrio Data d'iscrizione : 25.11.07
| Titolo: La Via. Mar Ott 21, 2008 11:23 pm | |
| Grazie a tutti! Grazie Isa per l'amicizia dimostrata. Giustamente tu dici: - Citazione :
- come capire se la strada che ho preso per migliorare è quella giusta?
La vita umana è come una traversata in mare, talvolta calma, ma più spesso pericolosa. La navigazione comincia vicino alle coste, in un canale più o meno provvisto di segnalazioni. Il battello ha a disposizione dei punti di riferimento, salvo che in caso di nebbia. Non tutti i bambini trascorrono i primi anni di vita in un'atmosfera di dolcezza e di amore. Ma tutti affrontano le onde dell'adolescenza e l'oceano aperto, disorientante, inquietante, quando l'orizzonte si confonde con il mare. I venti, le correnti insidiose spingono alla deriva, senza che ci si accorga: quante voci diverse, quante svariate religioni in questo mondo! Come trovare la strada in questo universo in continuo movimento? Il capitano della nave ha un sistema di riferimento fisico, basato su una bussola e su tre stelle dell'universo. Con gli strumenti adeguati può fare il punto e mantenere la rotta. Qual'è l'unico riferimento sicuro in questo mondo? E' la Bibbia, la Parola di Dio. "La tua parola è una lampada al mio piede e una luce sul mio sentiero" (Salmo 119:105). A Tommaso che gli chiede la via, Gesù risponde: «Io sono la Via, la Verità e la Vita» x Baffardello Hai detto delle cose giuste e bellissime. La vera libertà sta proprio nell'essere liberi dai legami che il mondo ci impone...pensiamo solo per un attimo alla vita di San Francesco. Per questo siamo schiavi di noi stessi...incatenati dall'orgoglio, dalla finzione, dal desiderio di apparire tralasciando l'essere. Dovremmo invece sentirsi liberi di fronte agli altri, di essere ciò che siamo davvero, liberi di ballare e cantare per strada, liberi di fare "figuracce", liberi dalle preoccupazioni, appunto, come i bambini. Come ha detto perfettamente Isa "non è facile migliorarsi". L'uomo per sua natura vive spesso nel disordine morale. Però l'uomo ha per dono di grazia, rispetto a tutti gli esseri di questa terra, il "pentimento": il risveglio della coscienza che si volge verso Dio. L'uomo che si pente prova un orrore sincero per il male che ha potuto fare, forse non per un peccato particolarmente grave, ma per l'insieme di una vita nella quale Dio non ha avuto posto. Nel pentimento c'è un barlume di speranza, un richiamo alla misericordia divina. Il pentimento si manifesta con un rammarico sincero, con la confessione, innanzitutto verso Dio perché è Lui il primo offeso e poi a quelli ai quali abbiamo potuto causare un torto, infine con la riparazione per quanto è possibile e l'abbandono dei peccati che sono stati confessati. Il credente conserva il ricordo delle colpe che l'umiliano, ma nello stesso tempo si rallegra della grazia immeritata che gli è stata concessa. "Chi copre le sue colpe non prospererà, ma chi le confessa e le abbandona otterrà misericordia" (Prov. 28:13) L'inferno...a volte preferiamo negarne l'esistenza perché non vogliamo credere alle punizioni divine...in realtà è qualcosa di più complesso... (alla prossima puntata). Ciao. | |
| | | Filosganka Moderatore
Numero di messaggi : 150 Età : 59 Localizzazione : S.Demetrio Data d'iscrizione : 26.11.07
| Titolo: Re: Perché esiste la morte? Gio Ott 23, 2008 6:01 pm | |
| La vita doppe la morte? Grande dilemma... forse Bonolis i Laurenti ne sanne quacche cosa... casomai me facce seppellì che la machinetta dellu cafè (ne me voglie fa trevà impreparate...) | |
| | | Michael Moderatore
Numero di messaggi : 80 Localizzazione : S.Demetrio Data d'iscrizione : 25.11.07
| Titolo: Comunicare con i defunti. Dom Nov 16, 2008 7:16 pm | |
| Vorrei riallacciarmi ad un discorso intrapreso ieri sera con alcuni amici, riguardo alla possibilità dei defunti di comunicare. Ci troviamo in un terreno alquanto misterioso ma non del tutto incomprensibile. Dobbiamo innanzitutto dire che su questo punto la Chiesa e le Sacre Scritture ci insegnano che, dopo la separazione dell’anima dal corpo, le anime sono in Paradiso, all’inferno o in Purgatorio. Per le anime che sono in Paradiso o in Purgatorio c’è la “comunione dei santi”, significa che esiste una comunione di preghiera meravigliosa, perché le anime posso pregare per noi e noi possiamo pregare per le anime del Purgatorio perché sia abbreviato il loro periodo di purificazione prima di unirsi a Dio. Quindi la “comunione dei santi”, che recitiamo nel Credo in ogni messa, è la comunione fra tutte le anime che sono nella grazia santificante. Per questo noi dobbiamo sentire vicini i nostri cari, pregare per loro e, se abbiamo la speranza che siano in Cielo o in Purgatorio, sentirli vicini nella comunione dei santi. Possono esserci fatti straordinari, come qualcuno ha avuto esperienza, che Dio possa permettere di mandare anime a dare delle comunicazioni qui su questa terra, soprattutto per chiedere preghiere. Del resto lo constatiamo nelle vite di molti santi (Padre Pio, Santa Faustina Kowalska, ecc.). Può accadere anche a noi che in sogno qualche anima ci chieda delle preghiere. Ci troviamo però nell’ambito di fatti straordinari permessi da Dio…tutt’altro discorso è invece il tentativo di comunicare con i morti, attraverso i medium o le sedute spiritiche…attenzione perché queste cose sono state condannate dalla Sacra Scrittura e ritenute molto pericolose. Con i defunti si comunica con la fede, la preghiera, non escludendo che, per divina permissione, ci possano arrivare dei messaggi dall’aldilà…ma è da escludere nella maniera più assoluta la possibilità di evocare le anime costringendole a comunicare con noi. | |
| | | ale86
Numero di messaggi : 45 Età : 37 Data d'iscrizione : 07.12.07
| Titolo: ............. Mer Nov 19, 2008 3:07 am | |
| bellissimo argomento caro....
allora....secondo la fisica ci potrebbero essere possibilità di ascoltare la voce di persone defunte ma non è possibile comunicarci.... le vibrazioni emesse dalle persone rimangono nell'aria, diventando si sempre più deboli con il passare del tempo, ma senza mai estinguersi... il problema sarebbe solo quello di riuscire ad identificarle e catturarle, ascoltandole con un amplificatore eccezionalmente potente e selettivo....(roba da fantascienza).
sulla presenza di "anime" nel mondo io penso o almeno sento di poter dare una risposta positiva... vivo spesso una sensazione "paranormale" qui a casa, entrando nella stanza dove mia nonna ha passato gli ultimi mesi della sua vita.... mi basta attraversare la stanza (soprattutto la sera con il silenzio) per avvertire una presenza, dei brividi mi corrono dietro al collo e mi sento avvolto da strane sensazioni che mi danno un senso di stranezza ma allo stesso tempo riesco a capire che ciò che mi sta facendo provare quelle sensazioni è una "presenza buona"... io non sò se si tratta delle vivrazioni energetiche emesse da una presenza o se queste vibrazioni sono dovute ad un residuo di energia lasciato dalla sua presenza, sò solo che qualcosa c'è e si fa sentire... io credo che le "anime" rimangono vicino a noi, forse è questo il paradiso, o magari permangono qui per un periodo di tempo determinato prima di staccarsi dal mondo e da quella che era la loro vita.... | |
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