LXVIII
Nessuno vive per sempre, fratello mio, e niente è eterno. Tieni ciò a mente, e godi.
La nostra vita non è il solo vecchio fardello, la nostra via non è il solo lungo viaggio.
Un solo poeta non ha da cantare una sola antica canzone.
Il fiore appassisce e muore, ma colui che possedette il fiore non dovrà piangerlo eternamente.
Fratello, tieni ciò a mente, e godi.
Deve farsi una pausa intera nella musica, per ottenere la perfezione.
La vita va verso il tramonto per immergersi nelle ombre dorate.
L’amore deve interrompere i suoi giochi per bere il dolore e conoscere il paradiso delle lacrime.
Fratello, tieni ciò a mente e godi.
Ci affrettiamo a coglier fiori, per timore non siano sfogliati dal vento che passa.
Arde il nostro sangue, lampeggiano i nostri occhi, quando diamo baci che l’attesa ci farebbe perdere.
La nostra vita è impaziente, intensi sono i nostri desideri, perché il tempo suona il segnale della partenza.
Fratello, tieni ciò a mente e godi.
Non c’è tempo di afferrare una cosa, spezzarla e gettarla nella polvere.
Le ore fuggono e celano i loro sogni nei loro veli.
La nostra vita è breve, non ci dona che pochi giorni d’amore.
Se non vi fosse che il lavoro faticoso, sarebbe interminabilmente lunga.
Fratello, tieni ciò a mente e godi.
La bellezza è dolce perché danza insieme con la nostra vita sullo stesso motivo fuggevole.
La sapienza ci è preziosa perché non potremo mai avere il tempo di completarla.
Nel Cielo eterno tutto ha principio e fine.
Ma i fiori terreni dell’illusione sono tenuti eternamente freschi dalla morte.
Fratello, tieni ciò a mente e godi.
R. Tagore (Il Giardiniere)
Supergiaf