Dove mi porta la fede?

Chi ha una qualche idea su dove porta la fede?
E come immaginate l'anima?
Che differenza c'è tra anima e spirito?
Grazie in anticipo!
Adele

Mah!!!!So solo che pesa 21 grammi, è stato accertato scientificamente.

Ste
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Non c'è cosa più semplice che dominare un popolo senza fantasia (FiloSganka)

Ciao Adele!
Anche io da molto tempo cerco una risposta alle domade che tu hai posto. Leggendo alcuni libri mi sono fatto un'idea, ma non saprei dirti se è effettivamente quella più giusta. :?

Potrebbe sembrare che anima e spirito siano apparentemente simili, invece appartengono a due sfere completamente diverse, in quanto é diversa la loro origine. San Paolo infatti ha detto che ognuno di noi è “spirito, anima e corpo”.

Ancora San Paolo dice che infatti che "la Parola di Dio è vivente ed efficace, più affilata di qualunque spada a doppio taglio e penetrante fino a dividere l'anima dallo spirito, le giunture dalle midolla; essa giudica i sentimenti e i pensieri del cuore”.
Non vi sono dubbi quindi che lo spirito e l'anima possono venire separati e che l’uomo è formato da tre parti.

Il corpo, vabbè è il nostro essere esteriore. L’uomo è la sua anima... compresa la sua intelligenza, le sue emozioni, i suoi sensi. L'anima rivela la personalità dell’uomo, ci da coscienza di noi stessi.
Attraverso lo spirito comunichiamo con Dio ed è il mezzo con cui possiamo percepirLo. Dal momento che è la sede della nostra relazione con Dio, viene indicato come l'elemento più nobile che ci da la coscienza di Dio e ci spinge in alto.
Dio dimora nello spirito, l'io dimora nell'anima, i sensi dimorano nel corpo.

Riguardo alla fede volevo dire questo:
Un mio collega ateo mi disse che la sua ragione si rifiutava di credere a Dio.
Il Dio in cui credo non è fatto a mia misura, non è il prodotto delle mie idee. E’ un Dio in cui i pensieri vanno totalmente al di là di ciò che posso immaginare. Per comprendere Dio bisogna abbandonare la pretesa di fare della nostra ragione il giudice finale. Se riusciamo a far cadere i veli, riusciamo a vedere che Egli parla nei nostri cuori, parla nella Bibbia e propone persino delle prove alla nostra intelligenza: il miracolo della creazione, quello della risurrezione di Gesù, e molte altre profezie adempiute…
Così la fede rischiara la ragione. Non si può credere senza comprendere, ma si crede al fine di comprendere e di accettare i pensieri di Dio.


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Michael

Vivi ogni giorno della tua vita come se fosse l'ultimo. ( Seneca )

Michael si sempre lu meglie, come parle de religione tu nisciune.
Preferische legge o sentì a ti invece dellu papa circondate da 400 cardinale 2000 statue de cemente 70.000 angele de cartone i la cupola belvedere.
Sole na curiosità, ma quele che dice te ve spontanee o cià da reflette bbone prima de scrive, no perchè se te ve spontanee te venghe a bacià li pee subbete mo, i terivele pure la vera identità
"Li cuore de paglia so facele a infiammà, i li cuore de ferre so difficele da plasmà, lu cuore giuste è quilu che sa amà i che ne ndure pe l'eternità"(F.S.)
A Michael con stima i amicizia (certe vote me bacesse da sole...)


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filosganka

Come disse Ulisse a Polifemo: "Anche l'occhio vuole la sua parte!"

Grazie per la tua stima e le tue considerazioni.
Quello che scrivo a volte lo faccio spontaneamente…a volte ho necessità di consultare i numerosi testi che ho, come ho fatto in questo argomento dello spirito e dell’anima, più che altro per esaminare il tema alla luce delle Scritture.
Le cose che dico sono mie valutazioni e non so se sono esatte. Penso che ognuno di noi nella sua vita si sia domandato “da dove viene”, “verso dove si dirige”, “perché è sulla terra”. Forse io l’ho fatto fin da bambino e la mia ricerca si è aperta sul mondo spirituale ed ho scoperto che solo la fede può dare un senso alla nostra giornata.
Se qualcuno dovesse chiedermi di che religione sei…io risponderei che non sono di nessuna religione, anche se vado a messa, anche se faccio la comunione, ecc.- Sono cristiano, o meglio, cerco di essere cristiano, e il cristianesimo, secondo me non è una religione, è una vita. La religione consiste in un insieme di regole formalistiche e di osservanze cerimoniali, Cristo è una ragione di vita. Anche Tolstoi ha detto: “La vita è conoscere Dio”.
Essere credente, non significa né aderire semplicemente a una religione né rappresentarci Dio come vorremmo che sia, ma conoscerlo così come ce lo mostra la sua parola, tale e quale Gesù ce lo rivela. L’essenziale è che il Dio vivente sia effettivamente vivente nella nostra vita personale, che possa incontrarci, perché Dio non è sempre là dove lo aspettiamo. Lui è sorprendente, imprevedibile, sopravviene talvolta quando non lo aspettiamo per niente.

Ti assicuro che la stima è reciproca…dai tuoi discorsi si comprende la tua umanità ed è il primo passo che ognuno di noi deve compiere per trovare la via d’uscita.

“Accettare Gesù significa cominciare a diventare veramente umani” Friedrich Rittelmeyer


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Michael

Vivi ogni giorno della tua vita come se fosse l'ultimo. ( Seneca )

Ho un amico che non crede. Non crede perché non ha mai visto niente che possa indurlo a credere in Dio.Questo amico non crede neanche ai "sentito dire" o ai " c'è qualcuno che ha visto..." o "c'è qualcuno che ha sentito...".Lui non crede a nessuno.Questo mio amico crede solo in quello che vedono i suoi occhi e se i suoi occhi vedessero il soprannaturale,se i suoi occhi vedessero una apparizione,se egli vedesse un "miracolo" allora dice che crederebbe.Questo mio amico ha una ragazza e anche lei crede solo a quello che vedono i suoi occhi.

Quando a questi amici parlo della mia fede mi vedono come una persona felice ed appagata spiritualmente perché ho tutte le risposte,mentre loro non ne hanno e quindi non si pongono neanche domande.Credono che le mie certezze siano la panacea dei miei mali,la mia ancora di salvataggio nei momenti difficili e che,in un certo senso,siano una "gabbia di certezze" in cui mi posso chiudere per evitare di vedere la realtà che mi circonda.Questi miei amici credono che la mia fede sia un mondo chiuso ed eternamente stabile di domande e di risposte preconfezionate dove ci si possa immergere per estraniarsi dal presente e continuare a vivere senza molte preoccupazioni nonostante il male che quotidianamente vediamo nella nostra vita.

Peccato che non sia così.

La fede,la vera fede,nasce da una domanda che ci poniamo ad un certo punto della nostra vita.Una domanda che ci porta ad iniziare un cammino interiore alla ricerca della Verità.La ricerca di questa Verità non è un cammino preconfezionato uguale per tutti,un cammino al riparo dagli eventi negativi che ci ingloba in una sorta di bambagia salvifica.Il cammino per cercare questa Verità è differente per ognuno di noi che la cerchiamo ed è irto di spine e di tranelli tesi da chi questa Verità non vuole fartela conoscere.La fede è una lotta continua che si combatte giorno dopo giorno,la fede è formata da una serie di certezze che si conquistano passo dopo passo e sacrificio dopo sacrificio,una "via crucis" spirituale aspra e dura.E come Gesù,che sulla via del Calvario cadde sotto il peso della sua croce,così chi ricerca la Verità può cadere sotto il peso di certezze che da un momento all'altro possono vacillare e farti incespicare sino a cadere.Ma dopo le cadute ci si rialza e si prosegue come fece Gesù.La fede è una lotta dura contro la ragione,contro gli eventi,contro le avversità.

Non esiste fede senza l'utilizzo intensivo della ragione che sradica i preconcetti e ti fa intravedere la Luce che Illumina il sentiero.

I miei amici pensano che chi ha fede sia vittima di una falsa felicità,quasi fosse una dottrina acquisita come capita a certe sette di fanatici che,ormai se ne sentono in tutto il mondo,seguono senza ragionare il loro "capo spirituale".Ma è proprio questa la differenza:il fanatismo ostacola il ragionamento,anzi,viene utilizzata la coercizione,la forza,contro coloro che tentano un qualche minimo utilizzo volontario della ragione.La fede cattolica,la fede in Cristo,non è imposta.Chi crede in Lui lo fa a suo rischio e pericolo sacrificando tutto sé stesso.

Mentre quando si decide di non credere,e quindi di non mettersi alla ricerca della verità,e quindi di non impegnarsi in un cammino di santità,non bisogna sacrificare nulla di più del normale.

Spero che la luce dello Spirito Santo possa un giorno illuminare questi miei amici ed indurli a cominciare un cammino verso la santità,a cui noi tutti,figli di Dio,dobbiamo aspirare.


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Adelaide

Ciao rosalba!
Nelle tue bellissime parole ho notato tanta fede...è vero quello che tu dici: la vita è un cammino alla ricerca della verità...se non facciamo tutti questo percorso, potremmo solo dire di aver vissuto invano.

Qualche mio conoscente mi ha detto “Sono come San Tommaso, credo solo ciò che vedo!”
A volte penso…chi di noi negherebbe l’esistenza dei virus o degli atomi adducendo come pretesto che non li abbiamo mai visti? O la realtà storica di Alessandro Magno o di Gesù Cristo, per non averli mai incontrati? Sappiamo bene che Tommaso, rifiutando di credere che Gesù risuscitato era stato visto dagli apostoli, si era sbagliato. Ma poco dopo, ritornò alla sua dichiarazione incredula ed esclamò in presenza di Gesù “Signore mio e Dio mio!” ( Giov. 20:28 ).
Se siamo come Tommaso, non potremmo sbagliarci anche noi?
Apriamo gli occhi e contempliamo Dio nella creazione, poiché le sue perfezioni invisibili si vedono molto bene nella natura: un tramonto, un cielo stellato, un fiore, lo straordinario meccanismo dell’occhio, l’armonia delle leggi fisiche…
Ma Dio si rivela anche nella nostra coscienza, di cui ognuno ode la voce, prima o poi, soprattutto quando ha agito male. Certamente è anche possibile far tacere quella voce interiore, e così il nostro senso morale perde sensibilità e s’indurisce.
Gli evangeli rappresentano la testimonianza di coloro che hanno avuto modo di vedere e di toccare Gesù.

Gesù ha detto: “Chi ha visto me, ha visto il Padre” (Giov. 14:9)


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Michael

Vivi ogni giorno della tua vita come se fosse l'ultimo. ( Seneca )