C'è la vita dopo la morte?

Avete mai pensato alla vita dopo la morte? E' una domanda che, prima o poi, tutti si pongono. E’ un percorso stabilito, ma spesso preferiamo non pronunciarla, anche per il fatto che, se forse c'è qualcosa, si vedrà quando sarà il momento, perchè preoccuparsi ora? Senza dubbio abbiamo resistenze a pensare alla morte, perchè siamo ancorati su questa terra.
Molti pensano: "tutto finisce con la morte, non ci sarà altro, e il mondo continuerà a ruotare ", e poi: “come può continuare la vita quando il nostro corpo ormai è morto, ed è ormai sotto terra”.
Altri invece passano tutta la vita a prepararsi a questo incontro con l'aldilà, sicuramente perché la questione è più interessante.

Il vero dilemma allora è questo: dove andrà il nostro spirito dopo che il corpo fisico muore?

Le sacre Scritture dicono:

Se al momento della nostra morte siamo senza peccato vuol dire che siamo uniti a Dio nello spirito, non c'è più alcuna separazione. Se siamo uniti a Dio nello spirito, quando il nostro corpo muore, il nostro spirito andrà direttamente da Dio e noi vivremo per l'eternità con Lui.

Se invece quando si muore siamo nel peccato, noi non siamo uniti a Dio nello spirito e non possiamo riconciliarmi con Lui. Il peccato ci separa da Dio e non ci permette di vivere con Lui, perché Dio è Santo e non può convivere con il peccato. Morendo nel peccato, saremo costretti a vivere per l'eternità separati da Dio.
("Le vostre iniquità hanno scavato un abisso fra voi e il vostro Dio; i vostri peccati gli hanno fatto nascondere il suo volto così che non vi ascolti." Isaia 59:2)

Ma che cosa è il peccato?
Il peccato è forse un concetto che non afferriamo più. "Indica una trasgressione dalla volontà di Dio, un ergersi a padroni della propria vita contro il volere di Dio".

In questa vita è impossibile non peccare, come S.Agostino disse: "Non posso, Non Peccare". Se diciamo di essere senza peccato inganniamo noi stessi e la verità non è in noi. (1 Giovanni 1). È chiaro che l’unico peccato imperdonabile e quello di rigettare, permanentemente Cristo.

Chiunque può essere perdonato e reso giusto per l'opera di Gesù Cristo sulla croce.
Ma Dio chi perdonerà? Anche a questa domanda le opinioni della gente sono diverse e contraddittorie. I più bravi, i più religiosi, i meno colpevoli? Questo non è ciò che dice la Parola di Dio. Solo una cosa è necessaria, per ogni essere umano o per il peggiore di questa terra: confessare a Dio e abbandonare le proprie trasgressioni (Prov. 28:13). La grazia di Dio è un dono, come ci dice questo verso, ed è per chiunque si ravvede e crede nel Signore Gesù Cristo come Signore e Salvatore, che ha subìto il castigo della morte sulla croce per i nostri peccati, per riconciliarci una volta per sempre con Dio.


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Michael

Vivi ogni giorno della tua vita come se fosse l'ultimo. ( Seneca )

Caro Michael rieccoci quà...
Personalmente ho le idee un pò confuse a riguardo, e come puoi vedere la cosa mi interessa a tal punto che non mi permetto di scrivere in dialetto.
In quello che dici concordo fino ad un certo punto, non perchè non lo ritengo giusto sia ben chiaro, ma per il semplice fatto che mentre leggo mi pongo sempre delle domande, tipo: Citazione:
Se siamo uniti a Dio nello spirito, quando il nostro corpo muore, il nostro spirito andrà direttamente da Dio e noi vivremo per l'eternità con Lui.

mi sta bene, però mi domando cosa si fa per l'eternità insieme a Dio? Citazione:
In questa vita è impossibile non peccare,
pienamente d'accordo, ma allora significa che uno che violenta un bambino poi può redimersi e conquistarsi il paradiso, mentre il bambino attanagliato dallo shok può diventare un futuro pervertito non redimersi e non usufruire della grazia di Dio...
Caro Michael, credo che non sono il solo ad avere dubbi del genere ma parlarne alla fine fa bene, perchè dentro di noi scopriamo cose che magari prima non abbiamo mai pensato, forse anche questo significa coltivare la la propria fede....
Grazie


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filosganka

Come disse Ulisse a Polifemo: "Anche l'occhio vuole la sua parte!"

Ciao filo!
Anche a me fa piacere parlare di questi argomenti...anche per il fatto che solo confrontandosi si ha una valutazione riflessiva delle proprie convinzioni.

Citazione:
mi domando cosa si fa per l'eternità insieme a Dio?


Sinceramente non credo che riusciremo mai a dare una risposta a questa domanda. Nei racconti biblici solo a pochi eletti è stata data la possibilità di conoscere quello che a noi è ignoto. S.Paolo, riferendosi a se stesso, racconta nella seconda lettera ai Corinzi (12, 2-4) “Conosco un uomo in Cristo, che quattordici anni fa – se con il corpo o fuori del corpo non lo so, lo sa Dio – fu rapito fino al terzo cielo. E so che quest’uomo fu rapito in Paradiso e sentì parole indicibili, che non è lecito ad alcuno pronunziare”.

L'essere umano, pur avendo delle capacità così elevate e delle aspirazioni così grandi,anche se la sua curiosità per cercare di comprendere il mondo intero è senza limiti, non potrà mai ciò che non gli è stato concesso per dono da Dio. L'opera di Dio è troppa vasta, il suo decorso è troppo misterioso perché il pensiero umano l'abbracci dall'inizio alla fine. Noi a volte ci ostiniamo per riuscirci, ma solleviamo solo dei piccolissimi angoli del velo che nasconde la realtà delle cose.
In questa ricerca sfibrante, trova riposo soltanto colui che, credendo con semplicità in un Dio che si è rilevato, riceve da Lui stesso i Suoi pensieri.

Citazione:
uno che violenta un bambino poi può redimersi e conquistarsi il paradiso, mentre il bambino attanagliato dallo shok può diventare un futuro pervertito non redimersi e non usufruire della grazia di Dio...



Gesù non abbandona nè il criminale, nè chi è stato vittima di un gesto così vile e spregevole. E' vero che chi vuole chiedere il perdono deve dapprima riconciliarsi con il prossimo...e questa è l'azione più difficile. Se non ci sarà vero pentimento e ravvedimento, quale terribile condanna il Signore si riserva di pronunciare, la lascia intravedere le parole di Gesù che si applicano direttamente proprio ai pedofili. "Chi scandalizza anche uno solo di questi piccoli sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da un asino e fosse gettato negli abissi del mare". (Matteo 18:6)


Gesù non è venuto nel mondo alla ricerca di bontà e di giustizia, ma proprio per conferirla a chi ne è privo! Egli è venuto, non perché noi siamo giusti, ma, visto che non lo siamo, per renderci davvero tali: Egli è venuto per giustificare l'empio.


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Michael

Vivi ogni giorno della tua vita come se fosse l'ultimo. ( Seneca )

Freghete, tu si da conferenza episcopale Sta a perde tempe che nù

Insomma dope la morte ce restà n'atra vita... Sperema che se pò coltivà nu poche de cafè bbone d'altronde pure Bonolis i Laurenti che S.Pietre se lu gustene, quande passerò a miglior vita, ne ndenessa fa manche la gavetta, che tutta l'esperienzza che sò fatte sopra a stu munne...
Comunque grazie, è sempre nu piacere comunicà che tì, pure se ne me dà na via de fuga...


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filosganka

Come disse Ulisse a Polifemo: "Anche l'occhio vuole la sua parte!"

Grazie a te e a tutti quelli che mi danno la possibilità di scrivere su questo forum...assolutamente non perdo tempo...anzi...è l'unica opportunità che ho per parlare di fede.

Non abbiamo due vite da vivere. Quando la nostra storia terrena sarà finita, non avremo l'occasione di ricominciarla. E' questo che deve dare un'importanza così grande alle nostre aspirazioni presenti.


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Michael

Vivi ogni giorno della tua vita come se fosse l'ultimo. ( Seneca )

Vabbo' gli ne me refereve a n'atra vita terrena i pò so scite dalli binarie perchè so refatte lu spirituse...
Comunque penze che dope la vita ce sta quacche cosa, sinnò cu sense te tutte stu ambaradan...
Mr.Frank scioglietelu ogni tante sennò ne nze mbare ne lu dialette ne a senà...


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filosganka

Come disse Ulisse a Polifemo: "Anche l'occhio vuole la sua parte!"

Leggendo qua e là...

Si racconta che, durante un banchetto, Voltaire, nemico dichiarato della fede cristiana, ritenne di divertire l'intera tavolata esclamando: "Vendo il mio posto in paradiso per un luigi d'oro". Dopo un imbarazzante silenzio, un commensale si alzò e disse: "Signore, chiunque desideri vendere qualche cosa deve in primo luogo provare che ne è il proprietario. Se lei è in grado di mostrarmi il suo titolo attestante il possesso di un posto in paradiso, io lo comprerò per la somma proposta". E' così che fu ridotto al silenzio quello schernitore la cui brillante intelligenza aveva normalmente una risposta a tutto.

Che cosa risponderemmo con sincerità e convinzione se qualcuno ci chiedesse di acquistare il nostro posto in paradiso? Siamo sicuri di possederlo?
Gesù dice al riguardo: "Chi ascolta la mia parola e crede a Colui che mi ha mandato, ha vita eterna; e non viene in giudizio". (Giovanni 5:24).

Solamente la fede nel Signore Gesù ci dà diritto a un posto in cielo.


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Michael

Vivi ogni giorno della tua vita come se fosse l'ultimo. ( Seneca )

Ho visitato il blog di Tony " L'uomo e l'anima", l'ho trovato interessantissimo...
Ma quante cose fai To !!!


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isa