IL PRINCIPE DELLA RISATA
Sei nato uomo qualunque, Rione Sanità
tua madre innamorata in clandestinità;
crescesti senza padre, ma conoscevi il nome
tra i vicoli spartani sognavi il suo blasone.
Partisti per la guerra e ritornasti uomo
poi a poco a poco crebbe quel tuo dono;
macchiette, teatrini e cinema a colori
tutti a vedere te, per rallegrarsi i cuori.
Risate, ovazioni e applausi a scena aperta
vestito largo e in testa una bombetta;
Le donne tu le amavi e venivi ricambiato
fino a quel triste giorno in cui il cuore si è fermato.
Moristi principe, duca e conte palatino
ma messi a parte i titoli c'era quel ragazzino;
bramavi, ma capisti che giunti sotto terra
ognuno è pari all'altro, la morte è una livella.
vincmari